Asia

"Tutti gli uomini sognano: ma non allo stesso modo. Coloro che sognano di notte, nei recessi polverosi delle loro menti, si svegliano di giorno per scoprire la vanità di quelle immagini: ma coloro che sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono mettere in pratica i loro sogni a occhi aperti, per renderli possibili"

(I sette pilastri della saggezza - T.E. Lawrence)

Concordo con questo punto di vista. E credo che potesse essere una spinta potente, per chi andava un tempo in Asia, più della curiosità per lo sconosciuto, l'ancestrale, l'estremo della natura (spirito con il quale gli esploratori  affrontavano l'Africa). Credo che ci fosse in loro un profondo interesse per mondi lontani che scoprivano a volte più colti e avanzati dei loro. Fu il caso della Cina.


Il Wat Sing Jai - Muang Sing (Laos)
 Il Wat Sing Jai - Muang Sing (Laos)
L'Asia non è il mio continente preferito (che rimane l'Africa) ma dopo i recenti viaggi (in Indocina e in Birmania) i miei sentimenti stanno forse cambiando. Certo la devastazione prodotta dalla globalizzazione nel'Asia dell'est più che altrove appare evidente (anche se forse la frenesia delle "tigri asiatiche" sta in parte ridimensionando) e mi fa dire che forse sono arrivato troppo tardi. Tuttavia, cercando un po', si riescono ancora a scoprire tracce di originalità. Di sicuro non nelle grandi città, ma tra le montagne nel nord dell'Indocina, dell'India e perfino dello Yemen sì, dove accanto ai cellulari si possono ancora incontrare segni di costumi e usanze di un tempo. 

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