giovedì 27 dicembre 2018

Splendido Rajasthan (India)

Era ora che arrivasse sul Blog il Rajasthan...

Sadu ad Amber, Rajasthan, India

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mercoledì 26 dicembre 2018

Viaggio in Rajasthan (India)

Elefante bardato a festa per "Holy",
Jaipur, India
Itinerario: New Delhi, Matura, Agra, Fatehpur Sikri, Keoladeo Nat. Park, Ranthambore Nat. Park, Kota, Bundi, Chittaugarh, Nathdwara, Ranakpur, Mount Abu, Jodhpur, Jaisalmer, Bikaner, Karni Devil Temple, Mandawa, Jaipur, Amber, New Delhi
Periodo: marzo 1992
Durata: 3,5 settimane
Ne parlo nei libri:  IL GATTO BUDDISTACi sono posti così 

Quando scrivo di un viaggio dopo molti anni, mi domando sempre se mi piacerebbe ritornare e in quale stato potrei ritrovarlo. È così anche per il Rajasthan, un paese che vanta una cultura profonda, frutto dell’incontro di culture diverse, che ha patito per secoli guerre fratricide e scontri con popoli invasori. Ricchezze sfrenate e miserie inaccettabili. Una religiosità diffusa e vissuta che non ho mai incontrato in altri paesi. 
In un paese come l’India, che sta attraversando uno sviluppo squilibrato come tutte le cosiddette “tigri orientali”, immagino che sarebbe difficile ritrovare il mondo che incontrai nel 1992, prima di Internet e dei cellulari. I colori e gli abbigliamenti della gente… come saranno adesso? E un ultimo dubbio: il Rajasthan sarà ancora oggi il paradiso dei fotografi?

Foto Rajasthan (India)


Itinerario: New Delhi, Matura, Agra, Fatehpur Sikri, Keoladeo Nat. Park, Ranthambore Nat. Park, Kota, Bundi, Chittaugarh, Nathdwara, Ranakpur, Mount Abu, Jodhpur, Jaisalmer, Bikaner, Karni Devil Temple, Mandawa, Jaipur, Amber, New Delhi
Periodo: marzo 1992
Durata: 3,5 settimane
Ne parlo nel libro:  IL GATTO BUDDISTA)

Tigre del Bengala, Ranthambore Nat. Park, Rajasthan, India

RACCONTO: Il mio cinema

(Tratto da mio libro: IL GATTO BUDDHISTA)

(Per concessione dell'editore POLARIS)

Bollywood [1] non esisteva, né l’India era ancora la capitale del cinema, almeno per numero di film prodotti e ancor meno Bikaner poteva far pensare all’arte dei fratelli Lumière. Eppure per me la città indiana, capitale fin dal quindicesimo secolo di un regno fiorente, circondato e protetto dal deserto, significa cinema.
Bikaner assomigliava molto a Jaipur, a Jodhpur, a Udaipur e alle altre città del Rajasthan: profonda povertà accanto a sfolgorante ricchezza. E il solito indescrivibile caos di attività che troviamo nelle strade delle città indiane. 
Auto che avanzavano a passo d’uomo strombazzando tra pedoni indaffarati e ciclisti indifferenti, donne coloratissime e agghindate con braccialetti e collane che vendevano la loro mercanzia esposta sul selciato, negozi che traboccavano di borse, tappeti, taniche, giocattoli e cianfrusaglie di ogni tipo. Artigiani che lavoravano legno, ferro e pietra, sarti, meccanici, gioiellieri, barbieri e cavadenti. Venditori di ogni cosa: sari, brocche di terracotta, sementi, polveri colorate, frutta, verdura, dolci e fritti sospetti tra fogne a cielo aperto, bambini che si rincorrevano e le onnipresenti vacche che gironzolavano ovunque.

domenica 9 dicembre 2018

Ecco il vero MAROCCO!

Non ci sono solo Fes, Meknes e Marrakesh in Marocco, c'è molto di più.
E vale la pena di scoprirlo.

Ai piedi delle dune dell'erg Chabi, verso Erfoud, Marocco

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sabato 8 dicembre 2018

Viaggio in MAROCCO DEL SUD

Nella valle del Dadès - Marocco
Paese attraversato: Marocco
Itinerario: Marrakech, Essaouira, Agadir, Tiznit, valle degli Ammeln, Akka, Tata, Tissint, Mhamid, Zagora, valle del Dadès, Merzouga, Erg Chebbi, Tinherir, gole del Todra, gole del Dadès, valle delle Rose (El Kelàa M’Gouna), Ouarzazate, Ait-Benhaddou, Marrakech
Periodo: aprile-maggio 2003
Durata: 3 settimane
Ne parlo nel libro: Il confine immaginario

C’è Marocco e Marocco. C’è quello del nord, quello delle capitali imperiali (Rabat, Fes, Meknes o Marrakesh), del mare e delle città romane (Volubilis),  e c’è quello del sud, più “africano”, il Marocco montuoso (catena dell’Atlante) e desertico che si spinge a sud di Marrakesh. Inutile precisare che io preferisco di gran lunga quest’ultimo: è sicuramente più bello e interessante. Per le montagne, le spettacolari gole del Dadès, del Draa e del Todra, le dune dell’erg (deserto di sabbia) Chebi, estreme propaggini del Sahara nordoccidentale, ma soprattutto per la sorprendente l’architettura di terra dei suoi villaggi nascosti tra gli anfratti delle montagne. Uno spettacolo che rimanda direttamente allo Yemen.

Foto MAROCCO DEL SUD

Paese attraversato: Marocco
Itinerario: Marrakech, Essaouira, Agadir, Tiznit, valle degli Ammeln, Akka, Tata, Tissint, Mhamid, Zagora, valle del Dadès, Merzouga, Erg Chebbi, Tinherir, gole del Todra, gole del Dadès, valle delle Rose (El Kelàa M’Gouna), Ouarzazate, Ait-Benhaddou, Marrakech
Periodo: aprile-maggio 2003
Durata: 3 settimane
Ne parlo nel libro: Il confine immaginario

Tra i monti dell'Atlante, Marocco

RACCONTO: Quello che vuoi!

(Tratto dal libro: IL CONFINE IMMAGINARIO)

(per concessione dell'editore POLARIS)

La festa era al culmine e la gente sciamava allegra nelle strade. Vedevo capifamiglia con mogli e figli al seguito, giovani che si pavoneggiavano appoggiati alle auto o seduti sui motorini, ostentando la loro giovinezza e la sicurezza di chi pensa di avere il futuro nelle mani. Gruppi di ragazze spensierate passeggiavano ridendo e parlandosi all’orecchio, felici per una libertà forse consentita solo per quei pochi giorni di festa. I bambini correvano da ogni parte e urlavano come indemoniati.  Qualche cane li accompagnava abbaiando.