lunedì 30 settembre 2019
giovedì 19 settembre 2019
Presentazione di CI SONO POSTI COSI' da Mondadori - Bologna
venerdì 13 settembre 2019
Viaggio in KENYA,RUANDA,ZAIRE (Viaggio ATM)
Cucciolo di gorilla di montagna, Parco dei Vulcani, Ruanda |
Itinerario:
in Kenya: Nairobi, Nairobi
N.P, Amboseli N.P, Nakuru N.P, Mombasa, Malindi
in Ruanda: Kigali,
lago Kivu (Cyangugu, Gisenyi), Ruhengeri, P.N. dei Vulcani, Akagera N.P.
in Zaire: Goma, Ruthsuru,
Virunga N.P.
Periodo: Agosto-Settembre 1983
Durata: 1 mese
Ne parlo nel libro: Il confine immaginario
Ricordate Hotel
Rwanda, il film del 2004 ambientato
in Ruanda nel 1994, all'epoca del genocidio che coinvolse Hutu e Tutsi? La trama
si basa sulla storia vera del direttore dell’Hotel des mille Collines l’unico albergo di livello internazionale che
si poteva trovare a Kigali (capitale del Ruanda) all’epoca del nostro viaggio e
che noi ovviamente non potevamo permetterci.
La guerra civile in Ruanda contrappose le forze governative e i ribelli del Fronte Patriottico Ruandese e, dal punto di vista etnico, gli Hutu e i Tutsi. Oggi lo conosciamo come il genocidio ruandese del 1994 che coinvolse anche alcuni paesi confinanti come lo Zaire e il Burundi.
La guerra civile in Ruanda contrappose le forze governative e i ribelli del Fronte Patriottico Ruandese e, dal punto di vista etnico, gli Hutu e i Tutsi. Oggi lo conosciamo come il genocidio ruandese del 1994 che coinvolse anche alcuni paesi confinanti come lo Zaire e il Burundi.
Foto KENYA, RUANDA, ZAIRE (Viaggio ATM)
Paesi attraversati: Kenya, Rwanda, Zaire (Viaggio ATM)
Itinerario:
in Kenya: Nairobi, Nairobi N.P, Amboseli N.P, Nakuru N.P, Mombasa, Malindi
in Rwanda: Kigali, lago Kivu (Cyangugu, Gisenyi), Ruhengeri, P.N. dei Vulcani, Akagera N.P.
in Zaire: Goma, Ruthsuru, Virunga N.P.
Periodo: Agosto-Settembre 1983
Durata: 1 mese
Ne parlo nel libro: Il confine immaginario
Al mercato della frutta, Nairobi, Kenya |
RACCONTO: Quando una moneta non vale nulla
(tratto dal mio libro: IL CONFINE IMMAGINARIO)
Per gentile concessione dell'editore POLARIS
Per gentile concessione dell'editore POLARIS
Allora si chiamava Zaire
l’attuale Repubblica Democratica del Congo, un paese sconfinato e quasi del
tutto occupato dal bacino del grande fiume omonimo. Le sue province più orientali
erano, come oggi, troppo lontane dalla capitale Kinshasa, separate dal potere
centrale da migliaia di chilometri di foresta e dalla mancanza di vie di
comunicazione decenti. In compenso si trovavano ai confini di alcuni stati
molto più piccoli ma molto più ricchi o, per meglio dire, meno poveri. In quel remoto angolo dello Zaire tutti
vivevano di traffici e commerci più con il Ruanda e l’Uganda che con le regioni
dell’ovest, troppo lontane e difficili da raggiungere. Tutto arrivava dal
Ruanda e qualsiasi rifornimento, la benzina e anche i pochi viaggiatori che
andavano da quelle parti arrivavano da est. Tutto, perché in Zaire non c’era
letteralmente nulla, foresta a parte.
RACCONTO: Grazie Dian!
(Tratto dal mio libro: IL CONFINE IMMAGINARIO)
Per gentile concessione dell'editore POLARIS
Quando raggiungemmo Kigali[1] trovammo un paese povero ma non disperato, nessuna traccia delle tragedie alimentari o sanitarie troppo spesso presenti nei paesi africani. Il Ruanda era verde e rigoglioso, non mancava l’acqua, era coltivato fin sulle cime delle colline e sembrava in grado di sfamare tutti i suoi figli. Certo le antiche foreste che ricoprivano il paese fino a pochi decenni prima erano ridotte a qualche triste appezzamento, ma almeno la gente sembrava condurre una vita dignitosa.
I monti Virunga segnano il confine tra Congo e Ruanda e ospitano i parchi che ognuno dei due stati ha istituito sul proprio versante a protezione dei gorilla di montagna. Noi eravamo in visita al Parco dei Vulcani, sul versante ruandese. Su quelle montagne la foresta era ancora intatta e lussureggiante e s’arrampicava sulle pendici di cinque vulcani, in parte ancora attivi, svettanti a quattromila metri. Cinque cime sovente avvolte dalle nuvole, minacciose sentinelle di uno degli ultimi paradisi naturali e, soprattutto, degli ultimi esemplari di gorilla ancora liberi in natura.
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