domenica 29 maggio 2022

Viaggio sulla strada del barocco dell'Alta Svevia

Paesi attraversati: Germania, Svizzera
Il logo della Strada
del Barocco dell'Alta Svevia,
Germania
Itinerario:
In Germania: Zwiefalten, Ober-Marchtal, Wiblingen, Roggenburg, Ochsenhausen, Bad Schussenried, Ottobeuren, Bad Wurzach, Wolfegg, Weingarten
In Svizzera: San Gallo
Periodo: maggio 2022
Durata: cinque giorni

In architettura non ho mai amato il barocco, anzi. L’ho sempre trovato troppo pesante, cupo, anche macabro a volte, per quei suoi ossessivi richiami alla morte, alla flagellazione, alla penitenza. Troppo scure le pareti, i soffitti, i drappi… Troppe linee curve, andamenti sinuosi, una pletora di motivi che si intrecciano e si sovrappongono. Per questo ho sempre preferito lo stile romanico e soprattutto il gotico, ma forse in questa mia preferenza sono sempre stato influenzato dal barocco romano. Poi ho conosciuto il barocco pugliese (Lecce…), poi quello siciliano (Noto…) e quest’anno quello dell’Alta Svevia, la regione storica a sud-ovest della Germania e a nord della Svizzera, e ho cambiato idea. Spiegherò il perché.

Cenni storici. “Il 31 ottobre 1517 il frate agostiniano Martin Lutero affiggeva le sue 95 tesi sul portone della chiesa di Wittenberg, in Germania, dando così inizio alla Riforma protestante. Nel 1514 papa Leone X aveva concesso l'indulgenza plenaria (cioè il perdono da tutti i peccati) a ogni fedele che avesse fatto un'offerta per la costruzione della basilica di San Pietro a Roma. Lutero trovava inammissibile che il perdono potesse essere garantito da un obolo. Dopo il gesto di Lutero, il papa gli scrisse chiedendogli di ritrattare le sue idee. Lutero, come risposta, bruciò pubblicamente la bolla papale” (fonte: Wikipedia).

 L’importanza storica del clamoroso atto di Lutero non può certamente essere trattato in questa sede (esiste una letteratura sterminata sull’argomento), ma anche il nostro banale accenno aiuta un po’ a spiegare il fenomeno, molto particolare e affascinante, del Barocco dell’Alta Svevia.

Forse nel momento del suo atto, Lutero non si rendeva conto della straordinaria importanza della sua iniziativa e delle conseguenze che avrebbe scatenato, ma certamente non immaginava che una di queste conseguenze potesse essere la costruzione di tanti capolavori barocchi che oggi troviamo disseminati nell’Alta Svevia. Perché?

Perché, come sappiamo, alla Riforma protestante la Chiesa e il mondo cattolico reagirono, soprattutto in Germania, patria di Lutero, con la Controriforma che, in campo architettonico, tra il ‘600 e la Rivoluzione Francese promosse costruzioni pubbliche e private, religiose (chiese, conventi…) e laiche (castelli, palazzi, dimore…), che ovviamente furono influenzate dallo stile barocco (e in seguito dal rococò) che in quel tempo si stava diffondendo nel nord Europa. Anche i rifacimenti e le ristrutturazioni dimolti degli edifici di epoche precedenti subirono la stessa sorte. Se erano in stile romanico o gotico, molti di essi diventarono barocchi, magari solo negli interni.

Abbazia di Ottobeuren, Germania (Particolare)

La strada del barocco dell’Alta Svevia. Esiste allora una rete ufficiale di strade che collegano questi siti, si chiama Strada del barocco dell’Alta Svevia. Ovviamente occorre effettuare delle scelte, perché sono diverse decine, concentrati in un’area ben definita che parte da Ulm per arrivare a San Gallo (in Svizzera). E’ una regione molto suggestiva, nel cuore della Foresta Nera. Vi abbondano boschi, prati dove pascolano le mucche e che in maggio sono tempestati di fiori, dove il traffico è molto limitato (non ci sono grandi industrie o grandi città a sud di Stoccarda fino al lago di Costanza) e dove infine ogni strada (come in tutta la Germania) è affiancata da una pista ciclabile sulla quale pedalano ciclisti corretti ed educati (italiani, impariamo dai tedeschi su questo!).

I gioielli della strada del barocco. Qui potete trovare un elenco dettagliato: Strada Barocca. Come si può vedere, i siti sono tanti ed occorre fare delle scelte non facili. Quella che segue è la stata la nostra, puntando ai più affascinanti ed originali, sia laici che religiosi. Ovviamente è una scelta personale, tuttavia…

Zwiefalten (Germania)

La chiesa abbaziale di Zwiefalten, Germania

Ober-Marchtal (Germania)

La chiesa di Ober-Marchtal, Germania

Wiblingen (Germania)

La biblioteca dell'abbazia di Wiblingen, Germania

Roggenburg (Germania)

Panoramica della chiesa di Roggenburg, Germania

Bad Schussenried (Germania)

La biblioteca di Schussenried, Germania

Ottobeuren (Germania)

La chiesa di Ottobeuren, Germania

Bad Wurzach (Germania)

L'incredibile scala barocca del castello di Bad Wurzach (Germania)

Wolfegg (Germania):

L'affresco che copre tutto il soffitto della chiesa di Wolfegg (Germania)

San Gallo (Svizzera):

La biblioteca dell'abbazia di San Gallo (Svizzera)

Turismo? No, grazie. Questo non è stato il mio primo viaggio in Germania e in precedenza non avevo mai avuto l’impressione che i tedeschi fossero poco interessati al turismo e ai benefici, soprattutto economici, che ne derivano. Questa volta, invece, questa impressione è stata netta. Sembra che ai tedeschi bastino la Siemens, la Nixdorf, la Bosch, la Mercedes, l’Audi, la Bayer, la Volkswagen ecc. ecc. (non che sia poco). Solo così mi potrei spiegare l’apparente poco interesse dedicato a questi capolavori che potrebbero essere proposti con più attenzione allo scopo di attirare un turismo numeroso, attento alla cultura e di qualità. Invece sul barocco dell’Alta Svevia non è facile trovare notizie approfondite sia in rete che sul posto. Io stesso, alla mia veneranda età, non ne avevo mai avuto notizie e le poche che ho trovato erano esclusivamente in tedesco. Perfino sui pannelli esplicativi esposti all’entrate di chiese e biblioteche non c‘era alcuna altra lingua oltre al tedesco, nemmeno l’inglese. Solo nelle chiese romaniche dell’isola di Reichenau, sul lago di Costanza, ho trovato descrizioni in inglese, ma a questo sforzo credo li abbia obbligati l’UNESCO, visto che le chiese sono patrimonio dell’Umanità. Comunque, contenti loro… Il risultato è stato che, accompagnati da una primavera meravigliosa con giornate soleggiate e tiepide, stagione ideale per queste visite, nelle chiese e nelle biblioteche del circuito ci siamo trovati spesso soli e raramente con qualche altro compagno di visita. Per noi uno sballo.

Perché allora questo barocco mi ha affascinato? Nei capolavori disseminati lungo la strada del barocco dell’Alta Svevia i caratteri essenziali sono gli stessi che ho nominato all’inizio: elaborate forme plastiche, linee curve, sviluppi architettonici sinuosi, ellissi, spirali, motivi floreali che si sovrappongono, si intrecciano… E infine una ricerca di esasperate simmetrie nella collocazione spaziale di forme e oggetti.

Barocco dell'Alta Svevia (particolare)
Ma queste caratteristiche, che anch’io consideravo difetti del barocco classico, nelle chiese e nelle biblioteche barocche della Svevia hanno assunto un significato profondamente diverso. Consideriamo intanto che quando furono costruite o rimaneggiate (‘600-‘700) si era al tempo della Controriforma conseguente alla denuncia di Lutero. E per contrastare la Riforma Protestante, negli intenti della Chiesa di Roma tutto doveva destare meraviglia (era la ricerca il Paradiso in terra) e i progettisti perseguirono una teatralità molto spinta, cercando di fondere in un unico effetto unitario quanto di meglio pittura e scultura, le arti più nobili, potevano offrire. E nella visione plastica della realtà che andavano modellando, si fecero aiutare dalla luce che fecero entrare in abbondanza attraverso grandi vetrate. I giochi di luce e ombra creati non fecero altro che evidenziare i bassorilievi, gli stucchi, i pulpiti, i confessionali e i cori delle chiese. Parlare di bassorilievi, per inciso, è riduttivo, perché in realtà si tratta di sculture a tutto tondo, incastonate e incollate alle pareti, alle cornici e ai soffitti. E da questi vincoli statici che li sostengono, santi, angeli, putti sembrano voler sfuggire per protendersi, spesso sorridenti in pose estatiche, verso il basso, verso i fedeli.

Barocco dell'Alta Svevia (particolare)

Questi, credo, sono i motivi che mi hanno indotto a cambiare il mio antico pregiudizio sul barocco.

E confermo: entrare i questi ambienti, soprattutto se non si è preparati, è sempre un tuffo al cuore, una sensazione di meraviglia e di stupore inaspettati.


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