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| Rinoceronte indiano - P.N. Kaziranga - Assam - India |
Itinerario: Nuova
Delhi, P.N. Corbett, P.N. Kaziranga, Nuova Delhi
Periodo: aprile 1993
Durata: 2 settimane
Un viaggio breve e mirato. Eravamo
impegnati in un progetto fotografico (“DESTINI INCERTI – Animali e ambienti da salvare per sopravvivere insieme”) da cui nacquero
un libro fotografico e diverse mostre. Lo scopo del viaggio era il
rinoceronte indiano, del quale una discreta popolazione (più o meno l’ultima
allo stato libero) sopravviveva, e sopravvive, nel parco nazionale indiano di
Kaziranga, situato in Assam, un piccolo stato indiano dislocato, oltre il
Bangladesh, nell’estremo oriente del paese verso il Myanmar.
Ne approfittammo anche per allargare un
po’ i nostri interessi aggiungendo le visite a Nuova Delhi e al Corbett Nat.
Park, ai confini con il Nepal e la Cina.
Jantar Mantar (New Delhi): un incredibile osservatorio
astronomico costituito da più di dieci “strumenti” architettonici astronomici.
Quando parliamo di strumenti architettonici non ci riferiamo a oggetti da
laboratorio, ma, ad esempio, a un “triangolo” in pietra alto una settantina di
metri.
E non è l’unico in India. L’imperatore moghul Jai Singh ne fece costruire altri quattro a Jaipur e in altre città. Eretto all’inizio del ‘700 è ancora lì, pronto ad aiutare gli astronomi a compilare tabelle astronomiche, a prevedere i tempi e i movimenti di sole, luna e pianeti. Riflettono la passione astronomica dell'imperatore per gli astri ed emanano per la forma e le dimensioni gigantesche un fascino sorprendente ed esoterico. Il funzionamento è complicato, qui trovate le spiegazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Jantar_Mantar,_New_Delhi
E non è l’unico in India. L’imperatore moghul Jai Singh ne fece costruire altri quattro a Jaipur e in altre città. Eretto all’inizio del ‘700 è ancora lì, pronto ad aiutare gli astronomi a compilare tabelle astronomiche, a prevedere i tempi e i movimenti di sole, luna e pianeti. Riflettono la passione astronomica dell'imperatore per gli astri ed emanano per la forma e le dimensioni gigantesche un fascino sorprendente ed esoterico. Il funzionamento è complicato, qui trovate le spiegazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Jantar_Mantar,_New_Delhi
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Parco Nazionale Corbett: non era la stagione giusta per
questo parco (infatti l’obiettivo vero era quello di Kaziranga), il monsone non
era ancora arrivato e la stagione era troppo secca. Lo sapevamo, tuttavia la
speranza di incontrare una tigre del Bengala, che è presente nel parco,
l’avevamo. Ma quella volta ci andò male, ci sarebbe andata meglio qualche
giorno dopo nel lontano Assam… Tuttavia non fu una visita inutile, avvistammo infatti
un gruppetto di rari gaviali del Gange, una specie di coccodrilli con una grande palla sulla punta del muso. (https://it.wikipedia.org/wiki/Gavialis_gangeticus).
Parco Nazionale Kaziranga: per questo parco era invece
la stagione giusta (ottobre-aprile), abbastanza piovosa, ma non troppo (le
piogge si stavano esaurendo). Non c’erano alternative a Kaziranga per chi
volesse vedere i rinoceronti indiani e vale ancora oggi: due terzi della
popolazione mondiale dei rinoceronti indiani vivono qui.
Erano un migliaio ai
tempi del viaggio, ora hanno superato i duemila esemplarie, una notizia che mi
riempie il cuore. Parco dal 1905 su iniziativa degli inglesi, protegge non solo
i rinoceronti, ma anche bufali d’acqua, elefanti indiani e cervi di palude,
uccelli e una flora strepitosa. E’ anche riserva della tigre, anch’essa fortunatamente
in aumento in Assam. Ma anche a Kaziranga non riuscimmo a vederla, un
avvistamento teoricamente più probabile rispetto al Corbett N.P. In quella regione
estrema dell’India non era facile distinguere allora il territorio dentro o
fuori dal parco. L’ambiente, città escluse, era uguale ovunque: foresta
pluviale, grandi specchi d’acqua, praterie immense, villaggi di contadini
sparsi nella valle del Brahamaputra.
Noi non ci scoraggiammo e continuammo a
cercarla anche fuori dal parco e l’ultimo giorno fummo premiati: a poca
distanza da un villaggio vedemmo una tigre del Bengala venire incontro alla
nostra piattaforma di avvistazione, compiere un largo giro sulla riva di un
laghetto e andarsene nella foresta. Peccato. Bellissima, ma sfortunatamente
lontana.
Le piste
nel parco erano scarse, alla ricerca dei rinoceronti si andava in groppa agli
elefanti, i soli in grado di spostarsi nella paludi e, tra l’altro, molto
sicuri in quanto troppo imponenti per suscitare reazioni violente da parte dei
pachidermi, solitamente abbastanza stizzosi. E questo permetteva un avvicinamento
a loro perfetto e silenzioso.
Furono quattro giorni indimenticabili. Ricordo con particolare affetto le scene in cui i grandi pachidermi si crogiolavano nelle pozze dove galleggiano tappeti di giacinti d'acqua, un corollario di fiori viola che li rendeva quasi aggraziati.
Furono quattro giorni indimenticabili. Ricordo con particolare affetto le scene in cui i grandi pachidermi si crogiolavano nelle pozze dove galleggiano tappeti di giacinti d'acqua, un corollario di fiori viola che li rendeva quasi aggraziati.
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| Visitare il P.N. Kaziranga - Assam - India |
PS: va
detto che l’elefante non è il mezzo di trasporto più agevole per chi soffre il mal di
mare.






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