giovedì 11 ottobre 2018

Viaggio in ASSAM (INDIA)

Rinoceronte indiano - P.N. Kaziranga - Assam - India
Paese attraversato: India
Itinerario: Nuova Delhi, P.N. Corbett, P.N. Kaziranga, Nuova Delhi
Periodo: aprile 1993
Durata: 2 settimane

Un viaggio breve e mirato. Eravamo impegnati in un progetto fotografico  (DESTINI INCERTI – Animali e ambienti da salvare per sopravvivere insieme”) da cui nacquero un libro fotografico e diverse mostre. Lo scopo del viaggio era il rinoceronte indiano, del quale una discreta popolazione (più o meno l’ultima allo stato libero) sopravviveva, e sopravvive, nel parco nazionale indiano di Kaziranga, situato in Assam, un piccolo stato indiano dislocato, oltre il Bangladesh, nell’estremo oriente del paese verso il Myanmar.


Ne approfittammo anche per allargare un po’ i nostri interessi aggiungendo le visite a Nuova Delhi e al Corbett Nat. Park, ai confini con il Nepal e la Cina.

Il Jantar Mantar (particolare) - New Delhi - India
Jantar Mantar (New Delhi): un incredibile osservatorio astronomico costituito da più di dieci “strumenti” architettonici astronomici. Quando parliamo di strumenti architettonici non ci riferiamo a oggetti da laboratorio, ma, ad esempio, a un “triangolo” in pietra alto una settantina di metri. 
Il Jantar Mantar  (particolare) - New Delhi - India
E non è l’unico in India. L’imperatore moghul Jai Singh ne fece costruire altri quattro a Jaipur e in altre città. Eretto all’inizio del ‘700 è ancora lì, pronto ad aiutare gli astronomi a compilare tabelle astronomiche, a prevedere i tempi e i movimenti di sole, luna e pianeti. Riflettono la passione astronomica dell'imperatore per gli astri ed emanano per la forma e le dimensioni gigantesche un fascino sorprendente ed esoterico. Il funzionamento è complicato, qui trovate le spiegazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Jantar_Mantar,_New_Delhi

Parco Nazionale Corbett: non era la stagione giusta per questo parco (infatti l’obiettivo vero era quello di Kaziranga), il monsone non era ancora arrivato e la stagione era troppo secca. Lo sapevamo, tuttavia la speranza di incontrare una tigre del Bengala, che è presente nel parco, l’avevamo. Ma quella volta ci andò male, ci sarebbe andata meglio qualche giorno dopo nel lontano Assam… Tuttavia non fu una visita inutile, avvistammo infatti un gruppetto di rari gaviali del Gange, una specie di coccodrilli con una grande palla sulla punta del muso. (https://it.wikipedia.org/wiki/Gavialis_gangeticus).

Gaviali del Gange - P.N. Corbett - India

Parco Nazionale Kaziranga: per questo parco era invece la stagione giusta (ottobre-aprile), abbastanza piovosa, ma non troppo (le piogge si stavano esaurendo). Non c’erano alternative a Kaziranga per chi volesse vedere i rinoceronti indiani e vale ancora oggi: due terzi della popolazione mondiale dei rinoceronti indiani vivono qui. 


Rinoceronte indiano nel P.N. Kaziranga - Assam - India
Erano un migliaio ai tempi del viaggio, ora hanno superato i duemila esemplarie, una notizia che mi riempie il cuore. Parco dal 1905 su iniziativa degli inglesi, protegge non solo i rinoceronti, ma anche bufali d’acqua, elefanti indiani e cervi di palude, uccelli e una flora strepitosa. E’ anche riserva della tigre, anch’essa fortunatamente in aumento in Assam. Ma anche a Kaziranga non riuscimmo a vederla, un avvistamento teoricamente più probabile rispetto al Corbett N.P. In quella regione estrema dell’India non era facile distinguere allora il territorio dentro o fuori dal parco. L’ambiente, città escluse, era uguale ovunque: foresta pluviale, grandi specchi d’acqua, praterie immense, villaggi di contadini sparsi nella valle del Brahamaputra. 
Noi non ci scoraggiammo e continuammo a cercarla anche fuori dal parco e l’ultimo giorno fummo premiati: a poca distanza da un villaggio vedemmo una tigre del Bengala venire incontro alla nostra piattaforma di avvistazione, compiere un largo giro sulla riva di un laghetto e andarsene nella foresta. Peccato. Bellissima, ma sfortunatamente lontana. 
Le piste nel parco erano scarse, alla ricerca dei rinoceronti si andava in groppa agli elefanti, i soli in grado di spostarsi nella paludi e, tra l’altro, molto sicuri in quanto troppo imponenti per suscitare reazioni violente da parte dei pachidermi, solitamente abbastanza stizzosi. E questo permetteva un avvicinamento a loro perfetto e silenzioso. 
Furono quattro giorni indimenticabili. Ricordo con particolare affetto le scene in cui i grandi pachidermi si crogiolavano nelle pozze dove galleggiano tappeti di giacinti d'acqua, un corollario di fiori viola che li rendeva quasi aggraziati. 

Visitare il P.N. Kaziranga - Assam - India

PS: va detto che l’elefante non è il mezzo di trasporto più agevole per chi soffre il mal di mare.


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