martedì 19 maggio 2020

RACCONTO: Adesso basta!

(tratto dal  libro:  #IOSTOACASA)

Per gentile concessione dell'editore PENDRAGON

ADESSO BASTA!

Poi venne fuori quella storia del Coronavirus. Prima la quarantena nel lodigiano, poi la zona rossa in Lombardia e fin qui Bologna l’aveva schivata. Ma alla fine tutti a casa, vietato uscire. Anche a Bologna. 
Dopo due giorni decise, con calma, senza fare una piega: adesso basta! Vado a fare un giro. Ma non si può, protestò la moglie. Non ci fu verso di convincerlo, uscì, che era anche freddo. Io sto sempre in casa da quando sono in pensione, giorno e notte, ma non perché lo dicono loro, sentenziò. 
In via Irnerio incontrò uno che correva. Gli andò incontro, ma quello nel vederlo girò in Mascarella. Camminava in mezzo alla strada, voleva che lo vedessero. Che lo fermasse la polizia! Dov’era, a proposito? In via Indipendenza gli venne incontro una donna con un cane. Il cane voleva fargli festa, ma la donna lo trascinò sotto il portico. A metà di via Rizzoli un ragazzotto, di quelli che vanno in bici a tutta birra con le pizze in spalla, lo scansò per un pelo. 


Non c’era proprio nessuno per le strade, cominciò a sentirsi solo e stanco. Meglio tornare a casa. Le Due Torri, San Vitale. Vide uno che buttava il rusco nel cassonetto, ma era tanto lontano che non si accorse di lui. Era deluso e infreddolito, inutile la sua protesta, tutti l’avevano scansato. 
Non ce l’aveva fatta a dire al corridore, alla donna col cane e agli altri - sempre ad almeno un metro di distanza da loro - che si era appena lavato le mani, che aveva i guanti e portava la mascherina FFP3. Che però non aveva cani, la spesa la faceva sua moglie, lui stava bene e non doveva andare in farmacia. E quindi perché obbligarlo a stare in casa per forza? 
Poi capì che il punto era un altro, che avevano ragione loro. Suonò alla porta di casa e alla moglie che apriva diede un bacio e le confermò: “Da domani tutti in casa”.


Bologna, marzo 2020

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