mercoledì 11 giugno 2025

Viaggio al Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi: Il Sole
Nel maggio del 2025, a Parigi, alla mostra “Tous Leger” (“Tutti Leger”), che presentava le opere del pittore francese Fernand Leger (prima metà del ‘900) e dei suoi “seguaci”, ho conosciuto Niki de Saint Phalle, un’artista franco-americana che non conoscevo. Ed è su Niki che cadde la mia curiosità, non solo per i suoi lavori esposti alla mostra, ma anche per la sua più sorprendente opera, che non era alla mostra: Il giardino dei tarocchi. Non si tratta certo di un’opera “normale”. Come racconta la stessa artista, nel 1955 andò a Barcellona e vide il parco Güell di Antoni Gaudì. Fu un colpo di fulmine. Decise di dedicare al sua vita al Giardino dei Tarocchi e mantenne la promessa: ci lavorò fino alla morte che avvenne nel 2002. Chi visiterà il giardino Niki, magari dopo aver visto l’opera barcellonese di Gaudì, capirà perché e quali sono le attinenze tra i due parchi. In più di venti anni Niki distribuì in un meraviglioso parco naturale bellissime statue, per lo più rappresentazioni dei principali arcani dei tarocchi

Le sorprendenti sculture sono realizzate con strutture di ferro, ricoperte di calcestruzzo e successivamente rivestite da specchi e ceramiche. La visita al parco risulta una specie di divertente caccia al tesoro. Nonostante l’esistenza di una mappa e della localizzazione on-line, ti devi andare a cercare le opere che possono essere raggruppate o isolate, sotto un albero o nascoste in una piccola radura. 

La piazza centrale del Giardino dei Tarocchi.
Da sx la Papessa e il Mago, il Carnevale, il Papa, il Sole, nella piscina la Ruota della Fortuna.

Possono essere di dimensioni enormi per una statua, anche 20 o 30 metri di altezza, ed è questa la loro sorprendente bellezza. Un effetto incredibile, opere fantastiche che, lo confesso, mi hanno fatto tornare un po’ bambino. All’uscita dalla mostra di Parigi, mi ripromisi di andare a visitare il giardino dei tarocchi che, scoprii, è in Italia. E ho mantenuto la promessa. Nel giugno del 2025, un successivo viaggio tra Toscana e Lazio sulle orme degli Etruschi, mi ha consentito, con una facile deviazione, di visitare questo parco surreale che consiglierei a chiunque. 

Indirizzo: Località Garavicchio, Capalbio (GR), Italia

Nessun commento:

Posta un commento